Descrizione
Boujloud, l’Uomo dalle Pelli, è una figura mascherata presente nei rituali ancestrali del Marocco. Incarna una creatura ibrida tra l’umano e l’animale. Ispirandosi a questo personaggio e alle celebrazioni in cui la maschera diventa un elemento di transizione tra mondi diversi, Kenza Berrada si fa narratrice, indossa la pelle degli altri e riporta le parole delle vittime di abusi, dell’aggressore e dei testimoni, facendo emergere le contraddizioni della società marocchina. Cosa significa indossare una pelle che non è la propria? Come il corpo può raccontare storie di trasformazione e resistenza? Partendo da una ricerca coreografica su identità e metamorfosi, Berrada dà vita a una figura liminale, sempre sul punto di diventare qualcos’altro, un corpo che attraversa i limiti del tempo, del genere e dell’età. In scena, la metamorfosi avviene attraverso la danza e il suono: il tamburo funge da guida e imprime al corpo il suo ritmo. Tra il dentro e il fuori, il visibile e l’invisibile, “BOUJLOUD (man of skins)” esplora la tensione tra l’identità imposta e quella in continua mutazione.
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